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APPROFONDIMENTI

– Età Evolutiva –

ADHD e Iperattività nei bambini

da | Mar 25, 2020 | Età evolutiva

Un bambino iperattivo è estremamente vivace, si dimena, corre o salta in modo eccessivo, ha difficoltà a giocare in modo tranquillo e manifesta comportamenti impulsivi quali difficoltà ad attendere il proprio turno, interrompere o essere invadente, passare da un’attività all’altra e frequentemente intraprende attività pericolose.

Secondo il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM 5, APA, 2013) per poter porre diagnosi di Disturbo da Deficit di Attenzione e di Iperattività (ADHD) è necessario che il livello di disattenzione (altra caratteristica di questo disturbo) e l’iperattività-impulsività risultino inappropriati rispetto al livello di sviluppo, più gravi di quello osservato in altri bambini della stessa età o dello stesso livello di sviluppo e presenti in diversi contesti, causando seri problemi nelle attività quotidiana.

 

Come mai la prima diagnosi viene effettuata solitamente tra i 6 e i 12 anni?

L’iperattività e l’impulsività generalmente raggiungono un livello massimo durante l’età prescolare e possono manifestarsi attraverso crisi di rabbia, gioco ridotto e prevalentemente “fisico”, litigiosità e provocatorietà con gli altri bambini (soprattutto nei giochi che prevedono delle regole ben precise e dei turni da rispettare) fino ad arrivare a comportamenti aggressivi. Con l’ingresso alla scuola elementare spesso questi aspetti comportano difficoltà di gestione comportamentale dell’alunno in classe e difficoltà di sviluppo delle competenze di lettura, scrittura, calcolo e in generale nello svolgimento della didattica, a volte accompagnato dal rifiuto da parte dei compagni che spesso comporta la comparsa di bassa autostima.

L’iperattività, tuttavia, tende a mutare nel corso della crescita e a ridursi: nella fase adolescenziale circa il 35% dei ragazzi con ADHD manifesta dei sintomi sottosoglia; il 50% è caratterizzato da una attenuazione di iperattività, mentre permangono le difficoltà  scolastiche,  difficoltà di pianificazione e organizzazione, instabilità in scelte scolastiche o relazionali, problemi emotivi e possibili condotte pericolose associate alla ricerca di sensazioni forti. Il restante 15% mantiene un certo livello di comportamenti impulsivi che comportano frequente disadattamento sociale e problemi familiari.

 

(estratto dal libro “Deficit di attenzione e iperattività” a cura di Vicari S. e Menghini D., 2020)