Che cos’è la valutazione psicodiagnostica?
Con il termine “valutazione psicologica” si fa riferimento ad una valutazione scientifica delle capacità e/o del livello di abilità di un soggetto. La valutazione può riguardare più aspetti, ad esempio intellettivo, personologico, psicopatologico, comportamentale.
A cosa serve una valutazione psicodiagnostica?
Il processo di valutazione è finalizzato alla formulazione di una diagnosi clinica. Questo consente di poter avviare un percorso terapeutico (psicoterapia e/o training specifici) individualizzato e adattato sulle caratteristiche dell’individuo.
Le valutazioni psicodiagnostiche in età adulta riguardano prevalentemente la misurazione e la valutazione di:
- quoziente intellettivo (QI);
- psicopatologia e personalità;
- competenze neuropsicologiche (es. abilità di apprendimento, aspetti comportamentali; difficoltà comunicative).
Come viene eseguita?
Solitamente sono previsti più incontri (circa 2-3), nei quali vengono svolti osservazioni, colloqui clinici e test psicometrici.
Nello specifico la valutazione prevede:
- un primo colloquio conoscitivo in cui viene raccolta l’anamnesi personale;
- la somministrazione individuale di test standardizzati (ad esempio: questionari, prove specifiche per valutare gli aspetti di personalità o il quoziente intellettivo, interviste semi-strutturate per la valutazione comportamentale);
- un colloquio di restituzione in cui discutere quanto emerso dalla valutazione e l’eventuale avvio di un percorso terapeutico.
Che tipi di valutazione esistono?
Presso lo Studio Tetris è possibile eseguire valutazioni psicodiagnostiche al fine di valutare la presenza di:
- Disabilità Intellettiva (valutazione del QI);
- Disturbi di personalità;
- Disturbi psicopatologici (ad es. Disturbi di Ansia, Disturbi dell’Umore);
- Disturbi Specifici di Apprendimento (dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia);
- Disturbi del comportamento (Disturbo da Deficit di Attenzione e di Iperattività – ADHD);
- Disturbi dello Spettro Autistico.